Di seguito i link di collegamento ai principali testi ufficiali relativi alla regolamentazione riguardante l’equity crowdfunding.
TUF – Decreto Legislativo n. 58 del 1998 e successive modifiche.
È il documento che regolamenta, insieme al TUB, la finanza
Italiana.
Regolamento – Regolamento Consob n. 18592 sulla raccolta di capitali di
rischio tramite portali online. Questo documento, recependo le
modifiche normative apportate al TUF ha regolamentato per primo al
mondo l’Equity Crowdfunding. La versione originale è stata
aggiornata il 26/06/2013 dopo una consultazione di Consob ai vari
stakeholders.Il Regolamento è stato aggiornato il 3 gennaio 2018
con le modifiche apportate dalla delibera n. 20204 del 29 novembre
2017.
Registro Portali – È il registro tenuto da Consob di tutti i portali di Equity
Crowdfunding autorizzati ad esercitare in Italia. Qualunque
portale per poter esercitare deve sottoporsi alla vigilanza di
Consob e deve essere presente in questo registro.
DL Crescita 2.0 179/2012 – È stata la legge che ha avviato il processo di nascita della
particolare categoria di società definita Startup innovativa,
introducendo particolari diritti e doveri di questa particolare
categoria di società. Inoltre, sempre in questo decreto si è
andati a modificare il TUF introducendo nel nostro ordinamento
l’Equity Crowdfunding per l’offerta al pubblico di quote di
Startup innovative.
Decreto Interministeriale 30/01/2014 – Questa legge introduce e regolamenta nel nostro ordinamento la
possibilità di offrire tramite portali di Equity crowdfunding non
solo quote di Startup e PMI innovative ma anche quote di OICR e
Società di Capitali che investono prevalentemente in Startup
innovative. La finalità della norma è quella di offrire alla
clientela retail dei prodotti, specializzati in Startup
innovative, diversificati e gestiti da professionisti del
settore.
DL 3 24/01/2015 (Investment Compact) – A seguito dell’andamento a rilento del mercato dell’Equity
Crowdfunding, con questo decreto il legislatore ha introdotto
alcune novità per stimolare il mercato. Le principali novità
introdotte sono: nascita delle PMI Innovative e possibilità di
offrirne le quote sui portali di Equity Crowdfunding, regime
alternativo di trasferimento quote, creazione di un portale
informatico a cura del Ministero dello sviluppo economico per
fornire informazioni al mondo delle Startup e PMI innovative e non
solo.
Avvertimento per gli investitori predisposto dall’ESMA – È un documento creato dall’Authority di Vigilanza sui mercati
finanziari che va ad individuare tutti i requisiti degli operatori
di settore oltre che ad individuare tutti i rischi del mercato
dell’Equity Crowdfunding.
MiFID – La MiFID è una normativa Europea recepita in Italia nel 2007,
finalizzata a creare un terreno competitivo e uniforme tra gli
intermediari finanziari dell’Unione Europea. Il documento
collegato è una spiegazione semplificata dell’impianto
normativo.
Parere ESMA Investment Crowdfunding – Pubblicazione dei riscontri ottenuti da analisi del mercato
Europeo e breve relazione dall’autorità di vigilanza dei mercati
finanziari europei in merito all’investment crowdfunding
Startup Innovative – Collegamento ad una sezione del sito del ministero dello
sviluppo economico che analizza nel dettaglio caratteristiche
tecniche e normative, vantaggi, svantaggi, diritti e doveri delle
Startup innovative.
Dl crescita 2.0 – È stata la legge che ha avviato il processo di nascita della
particolare categoria di società definita Startup innovativa,
introducendo particolari diritti e doveri di questa particolare
categoria di società. Inoltre, sempre in questo decreto si è
andati a modificare il TUF introducendo nel nostro ordinamento
l’Equity Crowdfunding per l’offerta al pubblico di quote di
Startup innovative.
Scheda di sintesi policy Startup innovative – È una scheda di sintesi, redatta dal ministero dello sviluppo
economico, scaricabile in PDF, che riassume tutte le
caratteristiche delle startup innovative.
Italia Startup Visa – È una scheda di sintesi, redatta dal ministero dello sviluppo
economico, scaricabile in PDF, che riassume in poche pagine la
politica del governo italiano per attrarre imprenditori innovativi
stranieri.
Fondo Centrale di Garanzia per PMI e Startup innovative – È una scheda di sintesi , redatta dal ministero dello sviluppo
economico, scaricabile in PDF, che riassume modalità e criteri
semplificati studiati per agevolare Startup, PMI innovative e
incubatori certificati nel reperimento delle risorse finanziarie
necessarie al loro sviluppo.
Link 1: Startup innovative dal registro delle imprese.
PMI Innovative – Collegamento ad una sezione del sito del ministero dello
sviluppo economico che analizza nel dettaglio caratteristiche
tecniche e normative, vantaggi, svantaggi, diritti e doveri delle
PMI innovative.
Investment Compact – È una scheda di sintesi , redatta dal ministero dello sviluppo
economico, scaricabile in PDF, che riassume tutte le
caratteristiche delle PMI innovative.
Scheda di Sintesi Policy PMI Innovative – È una scheda di sintesi, redatta dal ministero dello sviluppo
economico, scaricabile in PDF, che riassume tutte le policy a
sostegno delle PMI innovative.
Fondo centrale di Garanzia per PMI e Start-up innovative – È una scheda di sintesi , redatta dal ministero dello sviluppo
economico, scaricabile in PDF, che riassume modalità e criteri
semplificati studiati per agevolare Startup, PMI innovative e
incubatori certificati nel reperimento delle risorse finanziarie
necessarie al loro sviluppo.
La piccola e media impresa di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera f), primo alinea, del Regolamento (UE) n. 2017/1129 del 14 giugno 2017 è la società che soddisfa almeno due dei tre criteri seguenti: numero medio di dipendenti nel corso dell’esercizio inferiore a 250, totale dello stato patrimoniale non superiore a euro 43.000.000 e fatturato netto annuale non superiore a euro 50.000.000.
L’articolo 2 comma 1 lettera e-ter del Regolamento Consob 18592/2013 definisce l’OICR che investe prevalentemente in piccole e medie imprese: l’organismo di investimento collettivo del risparmio che destina almeno il 70% dei capitali raccolti in piccole e medie imprese.
L'art. 1 del D.Lgs n.58 del 24 febbraio 1998 (Testo Unico della Finanza , abbreviato, “TUF”) fornisce tutte le definizioni necessarie per capire cosa si intende quando si parla di OICR :
“......
i) "società di investimento a capitale variabile" (Sicav): l'Oicr aperto costituito in forma di società per azioni a capitale variabile con sede legale e direzione generale in Italia avente per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta di proprie azioni;</em >
i-bis) "società di investimento a capitale fisso" (Sicaf): l'Oicr chiuso costituito in forma di società per azioni a capitale fisso con sede legale e direzione generale in Italia avente per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta di proprie azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi;</em >
j) "fondo comune di investimento": l'Oicr costituito in forma di patrimonio autonomo, suddiviso in quote, istituito e gestito da un gestore;</em >
k) "Organismo di investimento collettivo del risparmio" (Oicr): l'organismo istituito per la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio, il cui patrimonio è raccolto tra una pluralità di investitori mediante l'emissione e l'offerta di quote o azioni, gestito in monte nell'interesse degli investitori e in autonomia dai medesimi nonché investito in strumenti finanziari, crediti, inclusi quelli erogati a valere sul patrimonio dell'OICR, partecipazioni o altri beni mobili o immobili, in base a una politica di investimento predeterminata10;</em >
k-bis) "Oicr aperto": l'Oicr i cui partecipanti hanno il diritto di chiedere il rimborso delle quote o azioni a valere sul patrimonio dello stesso, secondo le modalità e con la frequenza previste dal regolamento, dallo statuto e dalla documentazione d'offerta dell'Oicr;</em >
k-ter) "Oicr chiuso": l'Oicr diverso da quello aperto;</em >
l) "Oicr italiani": i fondi comuni d'investimento, le Sicav e le Sicaf;</em >
n) "gestione collettiva del risparmio": il servizio che si realizza attraverso la gestione di Oicr e dei relativi rischi;</em >
o) "società di gestione del risparmio" (Sgr): la società per azioni con sede legale e direzione generale in Italia autorizzata a prestare il servizio di gestione collettiva del risparmio;</em >
.....”
L’articolo 2 comma 1 lettera e-quater del Regolamento Consob 18592/2013 e s.m.i definisce le società di capitali che investono prevalentemente in piccole e medie imprese come le società di capitali le cui immobilizzazioni finanziarie, iscritte nell’ultimo bilancio depositato, sono costitute almeno al 70% da strumenti finanziari di piccole e medie imprese
Nel complessivo disegno del legislatore, la raccolta di capitali tramite portali on line l'(equity crowdfunding) è visto come uno strumento che può favorire lo sviluppo dell'imprenditorialità e dell'innovazione attraverso regole e modalità di finanziamento in grado di sfruttare le potenzialità di internet.
Il il Decreto Ccrescita bis introdotto nel Testo Unico della Finanza (D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998) le modifiche necessarie ad attivare l’istituto giuridico relativo alla raccolta di capitali tramite portali on line e, in particolare, l’art.50 quinquies « Gestione di portali per la raccolta di capitali per le piccole e medie imprese e per le imprese sociali e l’art.100- ter «offerte attraverso portali per la raccolta di capitali».
A seguito della delega regolamentare ricevuta, sulla base dei predetti articoli del TUF, la Consob ha adottato, con delibera n° 18592 del 26 giugno 2013, il “Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line”, aggiornandolo con successive delibere integrative e/o modificative, fino al testo attualmente in vigore. Il Regolamento (citato nelle pagine di questo sito come “Regolamento Consob”) rappresenta il testo attuativo di riferimento per la disciplina della raccolta di capitali tramite portali on line in Italia.
Di seguito vengono elencati i principali provvedimenti normativi e regolamentari e altri documenti rilevanti in materia di raccolta di capitali tramite portali on line.